ROMA – Iniziative urgenti e necessarie per rafforzare controlli e misure di contrasto al traffico illegale di cuccioli di cane i cui casi sono sempre più frequenti ed evidenti: lo chiedono in un’interrogazione ai ministri della salute, dell’interno e dell’economia i deputati Brignone, Civati, Andrea Maestri, Matarrelli e Pastorino. I parlamentari prendono le mosse da uno degli ultimi episodi scoperti dalla polizia stradale di Venezia che, nella notte tra il 19 e il 20 novembre, ha fermato sull’A4 “un furgone Iveco Daily con targa slovacca, condotto da una coppia di cittadini slovacchi, diretto in Spagna e su cui erano stipati circa 121 esemplari di cuccioli di cane con meno di 90 giorni”.
“Grazie ad alcune segnalazioni di volontari dell’Eital (Ente italiano tutela animali e legalità) – riassumono Brignone e i suoi colleghi nell’atto parlamentare – l’autorità giudiziaria da circa sei mesi monitorava il furgone suindicato che partiva da Nitra (Slovacchia) e transitava nel nostro Paese; i cuccioli rinvenuti al momento del fermo della polizia stradale, erano di varie razze, dai cani di grossa taglia fino a quelli di taglia piccola; sul mercato illegale del traffico di cani provenienti dall’est Europa, i cani avrebbero fruttato circa 140 mila euro; gli agenti, verificato che i cuccioli di cane erano ammassati tra di loro, privi di cibo, acqua e viaggiavano in condizioni proibitive, – probabilmente con passaporti falsi -, provvedevano al sequestro dei cuccioli e a denunciare i conducenti del furgone ravvisando nei loro confronti il reato di maltrattamento e per contrabbando di animali e violazioni alla normativa sul trasporto internazionale di animali vivi; intervenivano immediatamente i veterinari chiamati sul posto dall’Eital e il servizio veterinario dell’Ulss 13 per gli accertamenti sui cuccioli; i controlli, protrattasi sino al mattino, hanno fatto riscontrare che due degli esemplari di cane si trovavano in gravissime condizioni, quindi subito trasferiti per i primi soccorsi”.
“I restanti cuccioli – prosegue l’interrogazione – dopo i primi accertamenti del loro stato di salute, venivano portati nel canile Madonna di Guadalupe di Castelnuovo di Sotto (Reggio Emilia), presso il quale i medici provvedevano a curare il trasporto e i successivi accertamenti sanitari; i due cittadini trovati alla guida del furgone, erano soliti attraversare l’Europa con cadenza settimanale, a riprova che il traffico illegale di cuccioli di contrabbando è molto esteso e particolarmente redditizio“. Dunque ecco i quesiti che i parlamentari avanzano al Governo, per sapere intanto “se sia a conoscenza dei fatti narrati in premessa” e poi se “non ritenga urgente e necessario assumere iniziative, per quanto di competenza, al fine di provvedere a rafforzare i controlli doganali considerato che molte organizzazioni provenienti dall’Est, lucrano sulla pelle dei cuccioli tutti al di sotto dei novanta giorni d’età, limite che l’Unione europea ha stabilito per l’importazione di cani negli stati comunitari”. Ancora, si chiede se “non si intendano trovare soluzioni per risolvere le criticità sopra evidenziate, al fine di porre fine agli interminabili trasporti illegali di animali di compagnia in Italia, un commercio che sembra destinato a crescere in modo esponenziale, nonostante i divieti imposti dall’Unione europea”.