NORCIA (Perugia) – Tra assistenza diretta e indiretta (distribuzione di cibo o somministrazione di antiparassitari, ad esempio) a una settimana dal sisma che ha colpito Umbria e Marche sono saliti a 800 gli animali soccorsi da Enpa nel Punto Veterinario Avanzato di Norcia.
Di questi 121 – tra cui 52 cani – sono stati visitati o curati sul posto, mentre per 2 cani si è reso necessario il ricovero in cliniche veterinarie. Proseguono intanto i ricongiungimenti, con 69 pet riconsegnati all’affetto delle loro famiglie. Al contrario, per 16 cani si è dovuta percorrere la via del canile, nello specifico la struttura Enpa di Perugia. Alcune di queste bestiole sono state cedute a Enpa in via definitiva, altre in via temporanea fin quando i proprietari non saranno di nuovo in condizione di occuparsene.
Oltre alle attività di monitoraggio e di soccorso sul territorio, veterinari, volontari e Guardie Zoofile dell’associazione sono impegnati anche con interventi nelle strutture di accoglienza degli sfollati, finalizzati da un lato a migliorare la convivenza tra uomini e animali, dall’altro a fornire generi di prima necessità per i pet a cui – malgrado gli appelli – si continua in molti casi a chiudere le porte.
Intanto sabato scorso nelle zone colpite dal sisma ha effettuato un sopralluogo la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, che ha fatto il punto della situazione con le sue squadre esprimendo la propria vicinanza alle comunità locali: “Il dato incontestabile – ha osservato – è che ancora una volta in un dramma collettivo siamo riusciti a fare fronte comune. E ciò malgrado l’insensibilità e inciviltà di quei pochi che ancora oggi chiudono le porte delle strutture di accoglienza ai proprietari di animali”.
“Per questa straordinaria dimostrazione di solidarietà – ha proseguito Rocchi – desidero ringraziare i Vigili del Fuoco e tutte le autorità e le istituzioni che stanno collaborando con i nostri volontari, presenti sul posto fin dalle prime ore per soccorrere gli animali e sostenere tantissime persone. Ma desidero anche ringraziare i numerosissimi cittadini che, con il loro supporto, ci stanno mettendo nelle condizioni di essere operativi. Purtroppo – è la nota dolente della presidente Enpa – non altrettanto posso dire delle associazioni venatorie, le quali neanche di fronte a una tragedia hanno spento i loro fucili, e del presidente della Regione Lazio, che ha addirittura data via libera alla caccia al cinghiali ad Accumoli e Amatrice”.