GUASTICCE (Livorno) – L’Olimpo? Domenica è a Guasticce! E’ tutto pronto per la tredicesima edizione delle Ugopiadi, il raduno nazionale dei carlini che quest’anno accoglie presenze anche dall’estero per la giornata di olimpiadi non competitive e sfilata in costume a tema sul più prestigioso tra i red carpet a quattro zampe. E quest’anno il tema è proprio La Mitologia. Per questo si son già avviati a discendere dalle nubi dell’Olimpo schiere di Mercuri, Giovi e sinuose Athene, con chissà quanti Narcisi e Diane agili qual gazzelle (o quasi…)
La location è sempre quella ormai collaudata dell’Agriturismo Ca Lo Spelli di Guasticce, e lo spirito è sempre quello del trascorrere in allegria, serenità, creatività e gioco una giornata spensierata per bipedi e carlini. Il successo delle Ugopiadi è ormai così solido che, da quest’anno, l’associazione ha dato vita a un appuntamento affine ma nel nome dei chihuahua, coi piccoletti che si preparano a bissare la fortuna dell’evento pensato per ricordare il mitico carlino Ugo.
Chi era Ugo? Non era che un cucciolino quando venne acquistato in un negozio di animali, con tanto di promessa di pedigree. Non che fosse stato cercato, ma quando coloro che sarebbero diventati la sua famiglia umana passarono da quella vetrina e lo videro piccino picciò rinchiuso in una gabbietta non ci pensarono nemmeno un minuto: entrarono e lo comprarono. Ci volle poco a scoprire che quel nanerottolo plissettato così tenero aveva la rogna rossa, disturbi del comportamento, inappetenza e soprattutto una grave displasia a tutte e due le anche. Operazioni, cure, controversie col negoziante. Infine, la scoperta: Ughetto non arrivava a un allevamento italiano, ma da un allevamento lager dell’est, una delle cosiddette ‘fabbriche di cuccioli’.
Con le cure e l’affetto dei suoi umani, Ugo è vissuto in serenità per dieci anni. Poi una brutta malattia lo ha vinto. Se però lui è stato felice, oggi l’attenzione dei suoi umani è a far sì che la sua storia serva a non alimentare il traffico di cuccioli. “Imparate dai nostri errori”, dicono. E via, allora: buone Ugopiadi a tutti!