PESCARA – Centralino dell’ospedale di Pescara in tilt per via degli operatori che hanno abbandonato – tutti tranne Lucia, disabile non vedente – la loro postazione al grido di: “Quel cane guida puzza!” E’ successo qualche giorno fa nel nosocomio pescarese, nel cui centralino telefonico dal primo settembre lavora anche Lucia, appunto, accompagnata dal suo cane guida Mindy. Da quel giorno, una pioggia di segnalazioni contro la presenza nel locale del centralino del labrador che sostituisce la vista di Silvia, accompagnandola ovunque come previsto da ogni normativa. Ma lì non ce lo vogliono.
E l’altro giorno, quando uno dei colleghi della donna ha accusato un malore addebitandolo al cattivo odore del cane, con tanto di intervento del 118, tutti i normovedenti si sono alzati e hanno lasciato il loro lavoro provocando il knok out del sistema telefonico ospedaliero.
Il caso è stato segnalato dell’emittente televisiva TV6, di cui qui sotto riproponiamo il servizio. La Asl, sollecitata a prendere provvedimenti dai lavoratori che minacciano di non presentarsi più al centralino, finora non si è pronunciata. Il cane guida ha infatti ogni diritto di seguire ovunque la propria assistita. Anzi: ne ha quasi il dovere. E’ lì proprio per quello. Un incontro tra rappresentanti dell’Unione italiana ciechi, degli organismi di tutela degli animali e dei rappresentanti sindacali pare essersi concluso con profitto. Se i veterinari della Asl accerteranno che il cane è in buone condizioni di salute, allora – concordano tutti – non rimarrà che far sì che si attui una vera cultura d’integrazione, anche sul posto di lavoro, anche tra animali e persone.