MILANO – Stilista e modella, musa e icona, artista e regina dei salotti, nonna amorevole, donna poliedrica che – nella sua biografia Smeraldi a colazione uscita appena un mese fa – si riconosce sette vite: è Marta Marzotto, che si è spenta a 85 anni e che saluta il mondo in una foto in bianco e nero con in braccio un cagnolino, quella diffusa via Twitter da sua nipote Beatrice Borromeo che la accompagna a un cuore e a un “Ciao nonita mia”.
Se ne va uno degli spiriti ribelli del Novecento, una delle donne più versatili del secolo scorso, un talento unico per la libertà declinata al femminile in un tempo da pioniera, con passione e coraggio, nel suo modo provocatorio, aguzzo, tagliente a volte, colorato sempre, con la ricchezza di chi ha attraversato tante esistenze come questa contessa nata povera. Ha conosciuto tutto, Marta Marzotto, o almeno tutto ciò che ha desiderato conoscere, tutto ciò verso cui l’ha sospinta la sua curiosità inesauribile. I cani, nella sua vita, compagni fedeli di pari libertà interiore, con cui condividere salotti ma anche capacità d’amare, accogliere, dare e darsi. In un racconto che certo non è destinato a spegnersi oggi con lei.