universitàCITTA’ VARIE – Il cane ora si studia all’università. C’è chi li chiama corsi di laurea pazzi. In realtà, si tratta di offerte formative che – sulla base della riforma Gelmini – si allineano con l’evoluzione del mercato del lavoro e le nuove professionalità richieste. Così, in vari atenei ci si può laureare anche in… cane! Ebbene sì: a voler fare della propria passione per i quattro zampe una professione, al di là delle discipline strettamente medico-veterinarie o etologiche si moltiplicano i corsi di studio destinati a formare dall’allevatore al dog sitter all’operatore di pet therapy.

A Bari, l’ateneo propone il corso di laurea di I livello in Scienze dell’allevamento e del benessere del cane e del gatto che si declina alternando discipline a carattere medico, clinico, chirurgico, a elementi di semeiotica e di giurisprudenza di settore. Allevamento e benessere animale è invece il corso di laurea presente tra le offerte didattiche dell’università di Milano e che travalica i confini dell’animale domestico per esplorare anche gli ambiti degli animali da reddito tra bovini, equini e quant’altro. Obiettivo del corso è infatti “preparare tecnici in grado di operare in tutti gli aspetti dell’allevamento animale, quali la gestione tecnica, igienica ed economica dell’allevamento degli animali da reddito e da compagnia”.

laurea 1Nel centro Italia, l’università di Pisa esplicita l’attenzione al cane con un corso in Tecniche di allevamento animale ed educazione cinofila, in cui tra gli sbocchi professionali previsti ci sono la gestione di allevamenti, certo, ma anche “l’educazione comportamentale del cane e gestione di un corretto rapporto intra ed interspecifico, scuole di educazione cinofila“, operatività nei “canili: sanitario, rifugio e di associazioni protezionistiche, in qualità di tecnico della gestione igienico sanitaria della struttura e dell’igiene ambientale in collaborazione con il medico veterinario nell’ambito delle proprie competenze”, formulazione di “progetti scolastici educativi per migliorare la relazione con il cane” e così via, oltre al fatto che il diploma di laurea “potrà costituire titolo per l’abilitazione alla gestione di centri di educazione cinofila“.

Tornando al sud, spicca nel panorama delle lauree a misura di quattro zampe la proposta dell’università di Teramo di una laurea triennale in Tutela e benessere animale. Requisito per iscriversi? La “passione per gli animali e per la natura”, affermano dalla direzione del corso di studi che promette di fornire conoscenze e competenze per attività professionali in vari ambiti, tra cui quello della gestione dei “centri finalizzati all’impiego di animali da servizio tra i quali la pet-therapy“. In generale, si osserva come “la tutela del benessere degli animali rappresenti uno degli obiettivi dell’Unione Europea e pertanto la richiesta occupazionale diverrà sempre più pressante”. Per questo la facoltà, “precorrendo i tempi, riconoscerà immediatamente ai laureati in Tutela e benessere animale le competenze acquisite nel campo degli interventi assistiti con gli animali e in quello del personale paramedico per le ambulanze veterinarie“.

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