OXFORD (Regno Unito) – Sarebbe risolta l’apparente contraddizione sull’origine dell’addomesticamento del cane, con reperti che ne attestavano una localizzazione asiatica e altri che invece la rintracciavano in Europa. Invece, non c’è nessun “invece”: l’addomesticamento del cane avvenne in quei remoti tempi in tutti e due i continenti secondo processi distinti ma affini, dettati evidentemente dalla naturale evoluzione del rapporto interspecie tra uomo e cane. A rivelarlo, componendo i pezzi di quello che finora era un autentico dilemma, è un nuovo studio della Oxford University pubblicato sulla rivista Science.
I ricercatori sono così riusciti a ricostruire l’albero genealogico dei cani, scoprendo una divisione profonda tra i cani europei, come quello di Newgrange e il golden retriever, e quelli asiatici, come lo shar pei. L’analisi genetica ha così mostrato che c’è stata una ”spaccatura” profonda tra i cani delle due regioni, una delle quali avvenuta a distanza di millenni dalla prima comparsa, nota, dei cani in Europa e Asia orientale. La separazione Oriente-Occidente sarebbe avvenuta tra 6.400 e 14.000 anni fa. L’analisi genetica ha anche rilevato una riduzione della diversità genetica legata ad un forte calo della popolazione canina, che si può verificare quando un piccolo gruppo si separa da quello principale.