ROMA – Lav, Oipa e Animalisti Italiani onlus insieme per esprimere la loro preoccupazione sulla situazione dei canili pubblici di Roma Capitale e il ritorno, per il momento e fino a gara europea, della gestione a Avcpp che comunque in questa fase se ne sta occupando. D’altronde, difficile non preoccuparsi davanti a una situazione che non si sblocca né in qua né in là e nella quale perdura un clima gelatinoso che rischia di ripercuotersi sulla cura e il benessere dei cani. “Le recenti iniziative e decisioni intraprese dal Comune di Roma in materia di canili pubblici – scrivono in una nota le tre associazioni – non tenendo nel dovuto conto la specificità e complessità della materia, hanno di fatto messo a repentaglio la salute delle centinaia di animali, cani e gatti, ospitati in queste strutture”.
Più ancora, le tre associazioni nazionali denunciano il tentativo dell’amministrazione comunale di Roma di voler dividere le associazioni animaliste e metterle l’una contro l’altra, al fine di coprire la mancanza di un preciso indirizzo organizzativo da parte istituzionale. Per questo hanno scelto di intervenire assieme esprimendo “sconcerto” per merito e metodo dell’incontro del 7 maggio scorso con i vertici della gestione commissariale della Capitale.
“Lo scopo della riunione – raccontano Lav, Oipa e Animalisti Italiani Onlus – si è rivelato null’altro che quello di far firmare, a tutte le associazioni animaliste presenti, un documento in cui si stigmatizzava l’operato dell’associazione AVCPP per aver gestito i canili comunali per anni e, a loro dire, anche dopo l’affidamento della gestione del canile principale della Muratella dal 1 maggio all’associazione L’impronta, che già gestisce il canile di Ponte Marconi”.
Se non che, a passaggio di consegne fatto, quando gli operatori de L’Impronta sono entrati alla Muratella e si sono resi conto della portata dell’impegno richiesto nella gestione di quella struttura e dei suoi ospiti si sono ritirati: “Il tutto – affermano le tre associazioni – per l’evidente incapacità dell’amministrazione capitolina nel gestire la cosa pubblica con raziocinio e organizzazione“.
E adesso? Lav, Oipa e Animalisti Italiani Onlus lanciano il loro appello al commissario straordinario affinché restituisca la gestione dei due canili comunali a Avcpp che se ne è occupata finora, a pari condizioni economiche e di servizi. Anche perché, scrivono le associazioni, in questa fase di vuoto gestionale comunque sono gli operatori Avcpp ad aver assicurato continuità dei servizi essenziali, con senso di responsabilità soprattutto nei confronti dei quattro zampe ospiti che altrimenti non sarebbero stati accuditi nemmeno quanto a pappa e pulizia dei box.