PEDERNALES (Ecuador) – Il dolce cuore di Dayko si è fermato dopo tre ore e mezzo di lavoro al caldo e alla polvere tra le macerie del terremoto di Pedernales, in Ecuador. Ha rintracciato e salvato sotto i crolli sette persone. Poi un malore, e a nulla sono valsi i soccorsi dei suoi compagni pompieri né del veterinario intervenuto immediatamente sul posto. La cronaca di una morte bianca a quattro zampe è su Facebook, sulla pagina dei vigili del fuoco di Ibarra della cui compagnia faceva parte il labrador di 4 anni Dayko. Prima la notizia del malore, poi quella del decesso. Infine, le immagini della sepoltura del generoso cagnolone che ha speso la vita per salvare quella altrui e il bollettino ufficiale del corpo n. 123 con cui si commemora formalmente il compagno perduto.
“Nonostante gli sforzi incessanti per tenerlo in vita da parte del veterinario e del responsabile dell’unità cinofila, l’infarto non ha lasciato scampo. Dayko era entrato a far parte della scuola di addestramento cinofilo ad appena un anno e mezzo di età – si legge nel bollettino – e nei tre anni di permanenza nelle nostre unità cinofile ha ottenuto varie certificazioni nazionali e internazionali, arrivando a essere tra i migliori cani per ricerca e localizzazione di persone vive“.
“Questo magnifico cane – si legge ancora – ha partecipato a diversi eventi dove ha dimostrato il suo buon senso dell’olfatto, oltre a una grande capacità nel soccorso insieme alla sua guida Alex Yela, con cui si è stabilita una amicizia inesprimibile a parole”. Proprio dal suo conduttore arrivano i ricordi più teneri, quelli di un cane dal carattere amichevole e lo sguardo da conquistatore tenerone, con un amore per il nuoto talmente sfrenato da incaponirsi, una volta in uno specchio d’acqua, a non uscire nemmeno se tentato da palline e bocconcini.