Fuori dal palazzo di giustizia, oggi, anche i beagle liberati e ormai cresciuti
Fuori dal palazzo di giustizia, in attesa della sentenza del primo processo, anche i beagle liberati e ormai cresciuti

BRESCIA – Richiesta di rito abbreviato da parte di veterinari Asl e dipendenti imputati e ammissione di Enpa, Lav e Legambiente come parti civili: si è aperto così, presso il tribunale di Brescia, il processo bis su Green Hill, l’allevamento di cani beagle chiuso a Montichiari, nel Bresciano, nell’estate del 2012. Pesanti le accuse a carico dei veterinari che devono rispondere dei reati di concorso in maltrattamento di animali, falsa testimonianza, omessa denuncia e falso in atto pubblico, mentre i dipendenti devono rispondere solo del reato di falsa testimonianza.

“A differenza dei dipendenti, i due medici veterinari della struttura – spiega l’avvocato Valentina Stefutti che rappresenta Enpa nel procedimento giudiziario – hanno chiesto di accedere al rito abbreviato subordinando la richiesta alla presentazione di una relazione tecnica da parte di un consulente della difesa. Naturalmente, non appena sarà depositato tale documento, noi produrremo a nostra volta una ‘controrelazione’ tecnica per fornire al giudice un più ampio quadro possibile di quanto accaduto a Green Hill e della catena di responsabilità”. Secondo Enpa, pur trattandosi di due processi distinti, l’esito del Green Hill 1, che ha superato anche l’esame della corte d’appello, non potrà non avere effetti anche sul procedimento che si è appena aperto.

“Essere stati accolti tra le parti civili di questo processo è molto importante per noi perché – afferma Rossella Muroni, presidente di Legambiente – pensiamo sia necessario accertare fino in fondo tutte le responsabilità di questa vicenda, tra cui quella dei servizi veterinari cui spetta una fondamentale azione di controllo delle strutture di allevamento a tutela degli animali”. Prosegue così, continua Muroni, “il nostro impegno contro chi, in un modo o nell’altro, si è reso colpevole del maltrattamento dei cani e ci batteremo fino in fondo affinché episodi del genere non succedano mai più”. Prossima udienza il 19 ottobre.
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