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L’esterno della Biotrial a Rennes, in Francia

RENNES (Francia) – Nuove rivelazioni sui test clinici condotti in Francia dalla Biotrial con il farmaco che lo scorso gennaio ha portato alla morte di un volontario nel centro ospedaliero universitario di Rennes, dopo aver provocato la morte – taciuta – di cani sottoposti alla somministrazione della molecola. Secondo il rapporto finale del comitato diesperti incaricati di far luce sulla vicenda dall’agenzia nazionale francese per la sicurezza del farmaco (ANSM), l’incidente che si è prodotto in seguito ai test condotti da Biotrial “è chiaramente legato alla molecola testata”.

Oltre al morto, quattro o cinque volontari sopravvissuti soffrono di profonde lesioni del cervello con problemi di coordinamento motorio. In passato, la molecola avrebbe già ucciso diversi cani a cui venne somministrata. Il 17 febbraio scorso, l’ANSM disse che il medicinale rispondeva a tutte le “esigenze” e i “risultati degli studi condotti sull’animale rispondevano ai pre-requisiti imposti e autorizzavano dunque un passaggio ai test sull’uomo“. “In teoria, il farmaco testato, non poteva essere considerato come un prodotto a rischio“, aggiungono oggi gli esperti francesi.

 

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