foto: AdnKronos Salute
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ROMA – Grazie all’aiuto della pet-therapy si possono combattere tanti tipi di fobie. Quella di volare, ed è stato l’aeroporto di Genova a sperimentare per la prima volta l’intervento dei quattrozampe a favore dei passeggeri timorosi, ma anche quella del dentista: il programma viene portato avanti dall’associazione ArchiPet, che sfrutta l’incredibile capacità dei cani di ‘tranquillizzare’ chi si deve sottoporre a procedure mediche, in primis i bambini. Il progetto OdontoPet “è partito a Sestri Ponente, in collaborazione tra lo studio dentistico della dottoressa Rosella Grillone”, racconta all’Adnkronos Salute Sonia Ricciu, a capo di ArchiPet.

“L’odontofobia – ricorda – è riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità e anche in Italia può riguardare fino al 20% dei bambini che necessitano di cure dentistiche. Ce ne sono alcuni che non consentono al medico nemmeno di farsi guardare in bocca. Con gravi problemi per la loro salute. Abbiamo pensato che, dopo l’esperienza positiva dell’aeroporto Colombo di Genova, potevamo sperimentare i benefici della pet-therapy contro altre fobie. Alcune esperienze avvenute all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e a Grosseto hanno confermato che non ci sono pericoli di infezione. E scegliamo la giornata di giovedì o venerdì per consentire poi di sanificare l’ambulatorio“.

Lea è un pastore australiano come questo
Lea è un pastore australiano come questo

I risultati sono stati molto positivi: “In tutto abbiamo ‘trattato’ 8 bambini e anche i genitori si sono stupiti dei risultati. Grazie all’aiuto del pastore australiano Lea, di 3 anni, che nella sala d’aspetto si è fatta a sua volta ‘visitare’ dai piccoli pazienti e poi li ha accompagnati sulla poltrona del dentista, facendosi accarezzare“. Per la pet-therapy vengono impiegati cani di razza Golden Retriever oppure anche meticci. Lea è ben addestrata ed esperta, “ma prima di procedere l’abbiamo portata allo studio dentistico per farle sentire odori e rumori tipici, in modo che si abituasse. Inoltre, le linee guida consigliano di non far ‘lavorare’ il cane per oltre un’ora, sufficiente comunque per tutta la seduta dal dentista dei bambini. Il 14 aprile avremo un nuovo incontro e siamo pronti a collaborare con altre strutture e associazioni, per diffondere la valenza di questa terapia”.

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