randagioROMA – ”In Italia abbiamo un cane regolarmente registrato ogni 9 cittadini, sui quasi 250 milioni di spesa pubblica di settore, o ancora le performance troppo spesso non sufficienti di comuni e Asl contro randagismo e sofferenza dei nostri amici a quattro zampe. Di fronte a politiche e servizi troppo disomogenei sui territori, alla mancanza di una strategia nazionale, alla carenza di informazione e di controlli, c’è ancora molto da fare per migliorare l’azione contro randagismo e abbandoni, per il benessere dei nostri animali da compagnia e non solo”. Lo afferma Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera, in un messaggio inviato a Legambiente in occasione della presentazione del V Rapporto nazionale Animali in Città.

Legambiente, aggiunge Realacci, “formula proposte precise. Il confronto e il dialogo fra le associazioni dei cittadini, le professioni, i Comuni e le Regioni, insieme all’esempio che arriva dalle esperienze positive già diffuse nel Paese, sono la strada giusta da percorrere per spostare in avanti l’asticella della convivenza civile nel nostro Paese. Tanto più che il nostro rapporto con gli animali è anche una buona misura del tasso di civiltà della società, il tratto di un nuovo umanesimo di cui c’è molto bisogno”. “Il Parlamento ha dato recentemente un segnale chiaro varando, nell’ambito del Collegato ambientale, il divieto di pignoramento degli animali da compagnia. Un’assurdità anche dal punto di vista giuridico e amministrativo. Sono certo che, al di là della mia personale sensibilità, il Parlamento sia pronto ad esaminare ulteriori proposte in materia che venissero anche da Legambiente” conclude Realacci.

 

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