TUNISI (Tunisia) – C’è anche un mosaico che ritrae il cane poliziotto Akil accanto ai ritratti-mosaico dedicati ad ognuna delle 22 vittime (4 delle quali italiane) dell’attentato al Museo del Bardo di Tunisi del 18 aprile di un anno fa. Akil, cane lupo dell’unità cinofila della Brigata antiterrorismo tunisina, morì nell’operazione delle forze di sicurezza al museo e venne acclamato come un eroe. Proprio ciò che sarebbe successo, qualche mese più tardi, al suo collega a quattro zampe francese in forza al RAID Diesel, morto durante il blitz antiterrorismo a Saint Denis seguito alla strage di Parigi del 13 novembre 2015 e omaggiato a sua volta con vari monumenti alla memoria tra cui una statua in fase di ultimazione a Vagli di Sotto, in provincia di Lucca.
“Le forze speciali hanno lasciato il museo al termine dell’operazione, portando via il cane morto tra gli applausi della folla”, si può leggere nelle cronache di un anno fa. Al progetto Tous Bardo, tous pour la Tunisie hanno lavorato 4 laboratori del mosaico di El Jem sotto il coordinamento artistico di Nacer Bouslah. Il mosaico di Akil misura 50x30cm e sarà messo a fianco di un grande blocco di mosaici, di 11×2,5 metri, dove trovano posto i ritratti delle 22 vittime della strage. Verranno sistemati al Bardo, museo dove c’è tra l’altro la più ricca collezione di mosaici romani del mondo.