PORTOFERRAIO (Livorno) – In tutta l’Isola d’Elba non c’è un servizio di primo soccorso per cani e altri animali incidentati o bisognosi di cure. Ma ci sarà. Infatti l’associazione Animal Project ha chiesto, ricevendo risposta affermativa, un incontro con la prefettura di Livorno, la Asl e i comuni elbani per definire protocolli univoci di operatività dinanzi a eventi simili. L’appuntamento è fissato in agenda per il prossimo 31 marzo, ed è un passo importante perché la maggiore isola dell’arcipelago toscano è carente di servizi per gli animali. Intanto, in assenza di protocolli definiti, in caso di emergenza scatta il rimpallo di competenze e responsabilità che rallenta i soccorsi all’animale.
In più, questo smarcarsi a catena lascia il cerino in mano alle associazioni di volontariato, che riescono a sostenere le spese solo grazie a donazioni. Poi c’è la questione delle dotazioni sia di organico (manca l’accalappiacani) che strumentali (i vigili urbani non hanno lettore di microchip e non si sono ancora accreditati presso l’anagrafe canina) e logistiche, poiché non esistono spazi adibiti a ricovero temporaneo di animali abbandonati, incidentati o comunque vaganti. L’incontro del 31 marzo è dunque un primo passo, è vero, ma rappresenta un segnale importante nell’inizio di un cammino necessario.