"A metà tra gli angeli e i bambini": così sono i cani secondo Totò
“A metà tra gli angeli e i bambini”: così sono i cani secondo Totò

NAPOLI – Totò e i cani: storia di un amore tanto profondo che portò il Principe della Risata a rilevare un canile per trasformarlo in un centro d’accoglienza per randagi all’avanguardia per l’epoca. E’ un aspetto della vita poco esplorato, quello del rapporto tra Antonio De Curtis in arte Totò e il mondo dei quattro zampe, ma non per questo privo di rilievo. Tutt’altro.

Erano oltre 150 i randagi accolti nel rifugio alle porte di Roma che negli anni Sessanta Totò decise di acquistare e che gestiva sostanzialmente in prima persona, dopo averlo reso una struttura attrezzatissima con tanto di sistema fognario, ambulatorio, cucine e, naturalmente, cucce confortevoli per i trovatelli. “I cani – diceva – sono a metà strada tra gli angeli e i bambini”.

 

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