ex poverelloVITINIA (Roma) – Sono stati portati via i circa 20 cani ospitati nella struttura ‘ex Poverello’, al km 13.800 della via del Mare, a Vitinia. Allo spostamento hanno assistito anche le forze dell’ordine. Al momento, secondo quanto si apprende, i cani sarebbero stati portati a Villa Andreina, una struttura non molto distante.

Il canile ‘ex Poverello’, così come quello della Muratella, era gestito dall’associazione Volontari Canile di Porta Portese (Avcpp) e si trova in custodia giudiziaria. Il 31 dicembre scorso era scaduta la proroga per il servizio di gestione. Dopo la protesta dei lavoratori, la gestione commissariale del Comune di Roma aveva concesso una nuova proroga di un mese, fino al 31gennaio, in attesa dell’espletamento della gara europea di prossima indizione. Alla fine del mese scorso si era parlato anche di una proroga per emergenza sanitaria fino al 30aprile. Per i cani dell’ex Poverello, però, oggi è stato l’ultimo giorno passato nella struttura.

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Lo sgombero e lo spavento dei cani

Mentre i lavoratori davano vita a una prima immediata protesta, è iniziata la girandola di reazioni. Secondo la senatrice di Sinistra ecologia libertà Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto che ha presentato sulla questione un’interrogazione urgente, lo sgombero dei cani “è gravissimo” e “si tratta di un vero e proprio abuso di potere perché i cani erano in una proprietà privata e c’erano già cittadini con i moduli pronti per adottarli“.

Loredana Pronio, presidente Feder Fida, è amareggiata: “Questa vicenda – afferma – dimostra ancora una volta come, quando ci sono di mezzo i soldi, non esiste il benessere degli animali. E’ il risultato di anni di finto volontariato e di una gestione dei canili come azienda. Lo sgombero odierno è il risultato dell’ostruzionismo che ha portato a difendere i posti di lavoro, senza pensare a quelle che potevano essere le conseguenze per gli animali”.
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Le operazioni di sgombero, i cani fanno resistenza

L’esponente dei Verdi Gianfranco Mascia, candidato alle primarie per il Campidoglio, si sofferma proprio sulle conseguenze occupazionali della questione: “La chiusura dei canili comunali è un gravissimo errore – sostiene – che oltre a provocare danni ai nostri amici a quattro zampe rischia di lasciare senza lavoro più di cento persone“. Mascia invoca come necessaria una nuova proroga “fino all’espletamento della gara europea per l’assegnazione della gestione dei canili ad associazioni o società qualificate con esperienze di cura degli animali. Chiediamo subito un incontro al Commissario Tronca sulla questione”

E c’è amarezza nelle parole di Avcpp: “Oggi – scrivono in una nota – non è stato chiuso solo l’unico parco canile di Roma, ma un servizio pubblico per l’intera città e un modello che proprio il Campidoglio aveva preso in mano 13 anni fa. Era il dicembre 2003 quando la magistratura sequestrava la struttura del Poverello e dei privati per maltrattamenti, affidandola successivamente alla Avcpp in accordo col Comune di Roma. E oggi il Comune ne ha decretata la chiusura senza neanche informare l’attuale gestore, né fornendo motivazioni scritte a supporto della decisione”. I lavoratori protestato, nel pomeriggio dopo l’accaduto, in piazza Aracoeli.

 

 

 

 

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