NEW YORK – Ha suonato per un pubblico scondinzolante e a quattro zampe Laurie Anderson, artista eclettica vedova di Lou Reed, che ha tenuto un concerto nella centrale Times Square di New York con musica per violino studiata appositamente per soddisfare l’orizzonte d’attesa musicale dei cani. La Anderson ha eseguito una suite diffusa attraverso altoparlanti regolati a frequenze ultra-basse udibili solo da orecchie canine. Gli accompagnatori bipedi sono stati dotati di cuffie, senza le quali sarebbe stato loro impossibile ascoltare la musica. “E’ stato bello – ha detto poi la Anderson a The Guardian – c’erano così tanti tipi di cani! Non mi aspettavo un’affluenza così”. Non è la prima volta che la Anderson esegue uno spettacolo dedicato al pubblico a quattro zampe. Nel 2010, davanti alla Opera House di Sidney, l’artista si produsse nel concerto Music for dogs. Non solo: più di recente, nel dicembre scorso, la Anderson ha introdotto una delle proiezioni del suo film – Heart of a Dog, per l’appunto – con un mini concerto per cani.
Ed è stato appunto all’insegna del godimento artistico del quattro zampe che Laurie Anderson ha composto la suite per violino eseguita a Times Square davanti alla platea dei cani e dei loro accompagnatori umani: frequenze a misura di udito canino e modulazioni armoniche pensate appositamente per essere apprezzate dai quadrupedi, i binari su cui l’artista ha lavorato per mettere a punto i nuovi pentagrammi. Lo scodinzolio festoso ha testimoniato l’alto gradimento del pubblico peloso. Ma l’amore di Laurie Anderson e del marito Lou Reed, scomparso nell’ottobre 2013, verso i cani è storia lunga. La loro cagnolina Lolabelle, il rat terrier che ha condiviso la vita con la coppia fino alla morte nel 2011, è sostanzialmente la vera protagonista del primo lungometraggio di finzione firmato dalla Anderson e presentato nell’ultima mostra del cinema di Venezia. Il film, Heart of a Dog, racconta le perdite della vita dell’artista – in primis la più bruciante, quella del compagno Lou Reed – attraverso storie semplici e simboliche che spesso transitano in soggettiva attraverso lo sguardo di Lolabelle.
