croppedimage701426-Animal-Amnesty-contro-i-botti-di-capodanno-272x240CITTA’ VARIE – C’è chi ammette chiaro chiaro di averlo fatto per la serenità dei cani e degli altri animali, chi per la sicurezza degli umani, chi invoca la siccità e il pericolo di incendi, chi teme che le polveri piriche disperse in atmosfera vadano ad aggravare livelli di inquinamento già oltre i limiti di legge ormai da giorni: fatto sta che mai come quest’anno i sindaci del Bel Paese – dalle Alpi fino alla punta dello Stivale e fin nelle isole – hanno scelto di vietare i botti nella notte di San Silvestro e per tutto il periodo delle feste.

E se nei giorni scorsi le associazioni animaliste avevano esortato i primi cittadini che ancora nicchiavano a cogliere l’occasione di un capodanno sicuro per tutto il creato, quest’anno la maggior parte del territorio italiano sarà all’insegna di un divertimento meno scoppiettante, certo, ma ugualmente autentico. Tra le città i cui sindaci hanno invece preferito rimanere nel solco della rumorosa tradizione spiccano Napoli, Firenze, Roma, Palermo e Reggio Emilia, la cui amministrazione ha motivato nei giorni scorsi la sua scelta affermando che si sarebbe trattato di un’ordinanza di bandiera data poi l’effettiva possibilità di controllare tutto il territorio comunale. Dello stesso tenore, giuppersù, le giustificazioni degli altri primi cittadini.

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Nelle città che hanno invece adottato ordinanze anti-botti – in tutto circa 850 con Cortina tra le ultime in ordine cronologico e l’Isola d’Elba che invece ha deliberato già settimane or sono, e poi Messina, Trento, Torino, Genova, Bologna, Pescara con Montesilvano e Francavilla a Mare, Siena, Lucca, Pozzuoli, Pistoia, Viterbo, Bari con i comuni della sua area metropolitana, Reggio Calabria, Brescia e Bergamo tanto per citarne alcune – le sanzioni vanno dai 20 ai 500 euro.

buttabottiSoddisfatte le associazioni animaliste che proprio l’altro giorno avevano rilanciato l’appello a una voce sola contro un costume, quello dei giochi pirotecnici spesso fuori legge, che ogni anno miete circa un migliaio di vittime tra i quattro zampe domestici e gli animali selvatici. “La nostra campagna #buttaibotti – affermano dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane –  ha avuto un grande successo. La sensibilità verso gli animali sta cambiando rapidamente e ci sono sempre più persone che desiderano festeggiare la fine dell’anno senza causare paura e sofferenza ai nostri amici a quattro zampe. Lo scoppio di botti e petardi, infatti, causa veri e propri attacchi di panico negli animali che in questo modo rischiano di scappare e perdersi o, peggio, finire investiti dalle auto”. Ormai da diverse settimane anche il Movimento Antispecista si era attivato invitando i cittadini a inviare lettere ai loro sindaci affinché emettessero le ordinanze anti-botti. Subito prima di Natale, poi, era arrivato l’appello congiunto di Enpa, Lav e Lipu ai sindaci ritardatari.

 

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