BANGKOK (Thailandia) – Lesa maestà per avere offeso il cane del re su Facebook: è con questo capo di imputazione che verrà processato, in Thailandia, un operaio dell’industria automobilistica di 27 anni, Thanakorn Siripaiboon. Il procedimento giudiziario è in carico al tribunale militare di Bangkok, che non ha rilasciato alcun commento. A definire meglio i contorni della vicenda è invece l’avvocato Pawinee Chumsri di Thai Layers per Human Rights, una ong impegnata nei casi legali più sensibili: la giustizia, spiega Chumsri, rimprovera al suo assistito “un commento che deride il cane del re” pubblicato sul suo profilo Facebook. Per questo l’internauta è stato arrestato la scorsa settimana e adesso è detenuto in attesa di giudizio.
In Thailandia, la famiglia reale è protetta da una delle leggi più restrittive del mondo. Ogni persona che offende re Bhumibol Adulyadej, 88 anni, presentato come un semidio, oppure la regina, gli eredi al trono o i reggenti è punibile con la reclusione fino a quindici anni. In questo contesto il cane del re, Tongdaeng, è investito di un forte potere simbolico: è stato utilizzato in passato dal sovrano per dispensare i suoi consigli alla nazione ed è stato oggetto di un film di animazione, nelle sale da inizio dicembre per gli 88 anni del re. E’ inoltre protagonista di un libro scritto dal re nel 2002.