PESCARA – E’ bastata una nuova ondata di pioggia e i box del canile di Pescara, con relativi ospiti pelosi, si sono ritrovati nuovamente allagati. E se il Comune ha diffuso una nota stampa in cui ha ricordato i lavori di manutenzione effettuati nella struttura di via Raiale solo pochi mesi fa, rimane una realtà dei fatti che parla di acqua fin nelle cucce o quasi. L’allarme arriva dalla sezione pescarese della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, i cui volontari si adoperano quotidianamente per il canile comunale e per i suoi ospiti: “I lavori eseguiti nei mesi scorsi – puntualizzano – sono stati finalizzati principalmente alla realizzazione dei due box destinati ai cani provenienti dal territorio gestiti dall’associazione OIPA, con relativo collegamento allo scarico delle acque bianche. La realizzazione di questi due box rappresenta sicuramente un ottimo ‘filtro’ per l’ingresso dei cani nel canile comunale ma, all’interno del rifugio, non è stato eseguito alcun intervento manutentivo se non la saldatura di qualche paletto, la sistemazione di un cancello e la fornitura di breccia da spandere nei box. Nel corso dei vari sopralluoghi effettuati dai tecnici dell’ente, i volontari hanno più volte suggerito la possibilità di creare dei canali di scolo e delle pendenze per cercare di arginare il problema degli allagamenti che si ripresenta a ogni pioggia, nonché la necessità di ripristinare la sicurezza delle recinzioni dei box. Ma nulla di questo è stato preso in considerazione”.
Ora nella sua nota il Comune promette che individuerà un nuovo sito per il canile, notizia accolta con favore, certo, dai volontari. Nel frattempo, però, bisognerebbe sanificare la struttura esistente. Anche perché, poi, rimane aperto il fronte convenzione: “Il Comune afferma che fornisce le risorse necessarie a cibo e cura dei cani – spiegano i volontari – ma ciò è solo parzialmente vero perché quelle risorse non sono sufficienti a garantire la corretta gestione della struttura. La convenzione tra l’ente e la sezione LNDC di Pescara prevede un contributo di 40.000 euro l’anno, nonostante ormai da diversi anni i rendiconti annuali dell’associazione superino abbondantemente tale contributo. La differenza viene coperta dagli stessi volontari e anche grazie alle generose donazioni dei cittadini. Quest’anno, tra l’altro, la convenzione è stata inspiegabilmente parzializzata invece di essere annuale. L’ultima tranche di convenzione è scaduta a fine settembre e da allora i volontari non hanno ancora avuto notizie per il rinnovo che dovrebbe scadere a fine anno”. Intanto, tra i pescaresi è scattata un’autentica gara di solidarietà con raccolta di coperte e donazione di nuove cucce che i volontari stanno montando proprio in questi giorni, dopodiché inizieranno a lavorare per sostituire le coperture in lamiera con i pannelli sandwich procurati da un volontario, così da fornire un reale isolamento dalle intemperie.