Il dottor Hwang e il cane clonato Snuppy
Il dottor Hwang e il cane clonato Snuppy

CINA / COREA DEL SUD – Una superfabbrica nata da una joint venture tra Cina e Corea del Sud per clonare cani antidroga e antibomba, soprattutto mastini tibetani: quello che stando al Financial Times dovrebbe nascere dall’unione tra la cinese BoyaLife, capofila dell’iniziativa, e la coreana Sooam Biotech sarebbe un autentico colosso della clonazione animale, che oltre ai cani si accingerebbe anche a produrre un milione di manzi clonati l’anno con l’obiettivo di soddisfare l’accresciuta domanda della Cina.

Il ramo coreano del nascituro stabilimento è capeggiato dal controverso scienziato Hwang Woo-suk, quello la cui reputazione venne seriamente messa in discussione nel 2005, quando emerse che aveva falsificato molti dati su una ricerca su cellule staminali. Hwang è noto nella comunità scientifica per essere stato il primo ad aver clonato un cane, un levriero afghano nato due anni or sono e chiamato Snuppy. Ora la joint venture sino-coreana vuole cimentarsi sul mastino tibetano, sia per compiti di soccorso che di polizia. Secondo Xinhua – l’Agenzia di stampa Nuova Cina – la produzione partirà già dal 2016 con un investimento da una trentina di milioni di dollari.
L’Unione europea si muove intanto nella direzione opposta: di recente il Parlamento Ue ha inasprito i divieti sulla clonazione di bestiame. Invece negli Usa è consentito e in Cina il suo uso intensivo potrebbe essere già una realtà: secondo la Bbc già nel 2014 esisteva una azienda, la Beijing Genomic Institute, che aveva prodotto 500 maiali clonati. Tuttavia la società, contrattata dal quotidiano, ha precisato che la clonazione era confinata ad effettuare ricerche in ambito genetico.

 

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