FIRENZE – Sarà l’azienda ospedaliero universitaria di Careggi a Firenze ad aprire le porte, per la prima volta in Italia, del reparto di terapia intensiva alla pet therapy con i cani. La Regione Toscana ha autorizzato, con la Scuola nazionale cani guida per ciechi, il progetto sperimentale per i malati «particolarmente esposti a manifestare disturbi cognitivi, affettivi e comportamentali» a causa delle «esperienze vissute durante il ricovero (senso di solitudine, perdita del proprio controllo, separazione dall’ambiente familiare, ansia, depressione)».
La sperimentazione, che avrà una durata di due anni, punta a centrare obiettivi quali riduzione del disagio psicologico, del senso di solitudine e «dell’ansia e stress correlati all’ambiente di ricovero, all’allontanamento da casa e alle condizioni cliniche»; riduzione dell’ansia durante lo svezzamento della ventilazione meccanica (la respirazione); riduzione dell’uso di farmaci antidolorifici e ansiolitici; riduzione dell’immobilità a letto con esercizi fisici con l’ausilio del cane (spazzolando o accarezzando l’animale). Inoltre, si prevede che la presenza del cane aiuti il paziente a facilitare il recupero dell’orientamento spazio-temporale, a ridurre eventuali disturbi da stress post-traumatico.
Dopo una fase preparatoria e di familiarizzazione, i binomi cane-conduttore entreranno direttamente in reparto per due sessioni settimanali di un’ora ciascuna (40 minuti di lavoro + 20 di pausa per il cane) che coinvolgeranno uno staff composto da medico, infermiere, fisioterapista, psicologo, educatore cinofilo e veterinario comportamentalista che lavoreranno col paziente direttamente al suo letto o alla poltrona, secondo i gradi di recupero individuali del malato.