LOANO (Savona) – Solo, tenuto in un recinto tra sporcizia e rifiuti di ogni genere, senza riparo né dal sole né dalla pioggia o dal vento, con cibo e acqua forniti una volta ogni tanto. Se non fosse stato per i vicini che, impietositi, gli gettavano crocchette o gli passavano piattini d’acqua sotto la rete, forse il cagnolone nero della foto non sarebbe sopravvissuto a un’intera estate in cui il suo umano lo ha tenuto in queste condizioni dentro uno spazio recintato in una strada di Loano.
Alla fine sono stati proprio i vicini, preoccupati e inteneriti, a sollecitare l’intervento delle guardie zoofile della Protezione animali savonese che, intervenuti e verificate le precarie condizioni della bestiola, hanno denunciato il proprietario, un quarantacinquenne, per maltrattamento di animali. Ora toccherà alla Procura valutare l’eventuale sequestro del cane, mentre il suo proprietario rischia l’arresto fino a un anno o un’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. L’uomo ha nel frattempo portato via il cane dal recinto, e gli agenti zoofili vigileranno sulle sue condizioni nella nuova sistemazione.
La storia è stata diffusa dalla sezione provinciale di Enpa, che da anni sta proponendo ai comuni savonesi l’emanazione di un regolamento organico sulla tutela degli animali in cui, tra l’altro, sono state inserite indicazioni precise su come custodire correttamente i cani in recinti ed aree aperte. “Al momento – fanno sapere dall’Ente per la protezione animali – solo in cinque l’hanno approvato ma tra essi non c’è Loano”.